I costruttori stanno realizzando delle biciclette sempre più leggere; look ha appena lanciato la Look 785 Huez RS, una bici che non raggiunge i 6kg di peso, ben al di sotto quindi dal fatidico limite uci (a mio avviso da rivedere) di 6,8 kg. Non solo le bici da salita hanno peso ultraleggero. Nel mercato alcuni modelli di bici per lo più aero hanno raggiunto un peso molto vicino se non al di sotto dei 7 kg. Merida, ad esempio, afferma che il nuovo modello aero Reacto, con alcuni piccoli accorgimenti da grammomaniaci, portaborraccia e chiusure a sgancio rapido superleggeri, arriva a pesare solo 6,8 kg. La Scott Foil RC con ruote alleggerite arriva a 7 kg. Davvero non male.
Ma allora, dato il peso light di molti modelli aero, perché i prof non li utilizzano anche nelle tappe più impegnative dei grandi Giri?
Facciamo alcune considerazioni. Abbiamo visto come negli ultimi grandi Giri la differenza non l’ha fatta la salita. Certo, i 6,2 W/kg quando la strada sale è cosa per pochi elite e occorre esserci quando Froome inizia a frullare. Ma poi, alla fin fine, la reale differenza sembrano farla altri fattori. Di questo pensiero sono anche i tecnici del Team Bahrain-Merida, secondo cui i grandi giri si vincono sfruttando tre diverse situazioni: in discesa; in fasi particolari di gara come può essere ad esempio un ventaglio, vedi la tappa 2 del Tour 2015; o sulle prove contro il tempo, vedi l’ultimo giro 2017. Tutte situazioni in cui l’aerodinamica della bici è cruciale.
Se andiamo a vedere, negli ultimi anni, si è registrato un aumento del numero di tappe di montagna che si concludono alla fine di una discesa. La tappa regina del Giro d’Italia di quest’anno, la numero 16, è terminata a Bormio con la discesa dal Passo dello Stelvio. La tappa è stata vinta da Vincenzo Nibali della Bahrain-Merida considerato uno dei più grandi discesisti del gruppo. La discesa dello Stelvio è lunga 18 km, con un dislivello di 1226 m e una pendenza media del 7%, ha 32 curve e due punti veramente tecnici (cerchiati nel grafico in figura). Nibali l’ha completata in 17:15 minuti con una velocità media di 60,46k/h in sella ad una Merida Scultura, una bici per scalatori.
Sulla discesa di Nibali dallo Stelvio, Merida ha realizzato degli interessanti studi.
Merida ha confrontato la prestazione di Nibali al Giro in sella alla Merida Scultura e ha poi “modellizzato” la stessa prestazione se l’avesse affrontata in sella alla aero Merida Reacto. Le conclusioni sono state che Nibali avrebbe guadagnato circa 20 secondi con la aero, scendendo con un tempo di 16:55 minuti e una velocità media di 61,73k/h, +1,3 kilometri orari più veloce. Così, conclude Merida, anche sulle grandi tappe di montagna ci sono significativi guadagni utilizzando una bici aero.
A parte gli studi di Merida, la cosa che appare un po’ strana, è che il podio del Giro 2017 sia formato da atleti che hanno utilizzato delle bici da scalatore, compreso Nibali che con la Bahrain-Merida corre.
Ma alla prova dei fatti quando si perde in salita con una bici aero ? Dipende.
Cycling Weekly ha fatto dei test a riguardo. Il test consisteva nel percorrere una salita da 2,5 km con pendenza media del 5% con due bici dalle caratteristiche opposte. Nel test sono state adoperate la Focus Izalco Max come bici da salita e la Cervelo S5, prettamente aero. Il risultato dati alla mano è stato questo:
Salita 2,5 km regolare al 5%.
Cervelo S5: @200W 9min24s; @300W 6min50s
Focus Izalco max: @200W 9min6s; @300W 6min43s
Con una penalità di peso di 800 grammi, una bici aero risulta quasi veloce come la bici da salita ma a potenze sostenute (solo +7 sec); a basse potenze il divario è molto più ampio (+18 sec non sono pochi).
Joachim Rodriguez quando era in Katusha, correva con la Canyon Aeroad, una bici aero. Joachim diceva che preferiva una bici aero perché gli permetteva di risparmiare energia nei tratti in pianura, dove era più debole, per poi sfruttare questa “freschezza” per attaccare in salita.
Il Team Sky corre solo con la Dogma F10 Pinarello (anche perché non può offrire a Sky delle alternative), che è una delle bici più aero presenti in gruppo. Leggi l’articolo: pinarello Dogma F8 2017 … e non solo.
C’è un’altra cosa su cui riflettere: ci sono significativi guadagni in frenata utilizzando i freni a disco, e le prove in galleria del vento hanno mostrato uno svantaggio aerodinamico minimo. Nel utilizzo dei freni a disco però sorgono altre problematiche: cambio ruota più lungo, pericolosità dei dischi. Leggi l’articolo freni a disco su strada pro e contro.
FONTE: Is a climber’s bike or an aero bike best for a mountain stage in the Tour de France? via cyclingweekly.com