Si potrebbe aprire un dibattito sulla spettacolarità del ciclismo il giorno d’oggi, per alcuni limitata dai misuratori di potenza (conosco la mia soglia e mi regolo di conseguenza).
Sul tavolo degli imputati il recente vincitore del Giro d’Italia Tom Doumulin: tutti entusiasti sul Passo Gardena quando l’abbiamo visto non rispondere alle accelerazioni prima di Qunitana e poi di Nibali, svanite quando l’abbiamo visto chiudere il buco prorpio in prossimità dello scollinamento. Poi sulla salita di Foza il gioco si ripete: si fa staccare per poi dare tutto e recuperare nel finale.

Siamo forse di fronte con Tom Domoulin ad un principio di “scienza esatta” applicata al ciclismo fatta solo di freddi numeri (watt, bmp, rpm …) di cui il Team Sky è stato il profeta ? Io dico speriamo. Meglio la scienza dei freddi numeri che quella della farmacia. E poi, se ben andiamo a vedere non è poi stato un Giro così brutto: ogni giorno facce sfigurate, tutti a tutta, ritmi stellari e livello elevatissimo, per poi ritrovarci all’ultima cronometro con quattro contendenti al Giro, ma non perchè i vari Quintana e Nibali hanno deluso, è che, (freddi) numeri alla mano, le prestazioni dei corridori si sono livellate verso l’alto. E quindi, cari giornalisti, qui c’è poco da fare interviste del tipo: “Signor Nibali, ma perchè oggi non ha attaccato ?”. R: “… perchè siamo saliti ad un ritmo incredibile, era difficile fare la differenza”. Ma forse è proprio questo il nuovo spettacolo, Giri, Tour e Vuelta che si giocano in un fazzoletto !

E se lo spettacolo non lo fanno i corridori, altre strade si stanno cercando per rendere il ciclismo un prodotto appettibile ad appassionati e quindi sponsor. Vedi la costituzione di Velon, un gruppo che riunisce diversi top team con l’intento di stimolare un modello economico diverso nel ciclismo e che fa dell’uso della tecnologia uno dei punti su cui focalizzarsi per rilanciare il prodotto: dati real time dei corridori (watt, rpm, bpm) ricavati presumibilmente dai loro misuratori, telecamere onbord che danno la sensazione di essere li a spalleggiare con i campioni, ma comodamenti seduti sul divano, strizzando l’occhio quindi, a quanto già si vede in Formula 1 o moto GP. Qui di seguito un video “dalla sella” che ho condiviso direttamente dal sito Velon:

Come dicevamo i dati di potenza dei corridori sono ormai di pubblico dominio. Andiamo quindi a spulciare i watt dei protagonisti del Giro nei momenti chiave della corsa Rosa. Iniziamo con questa clip pubblicata su facebook dalla squadra vincitore del Giro d’Italia, Team SunWeb.

Tom Dumoulin's 2017 Giro: By the numbers

Take a look back at Tom Dumoulin's Giro d'Italia in numbers as Velon CC break it down to the key moments. ⚡️

Posted by Team Sunweb on Monday, 29 May 2017

 

Continuiamo con queste immagini che ho condiviso da Velon.

Tappa 21 del Giro: evolversi del podio durante la cronometro finale. Alla fine sarà: 1^ Dumoulin, 2^ Quintana, 3^ Nibali.

 
Tappa 4 del Giro: ultimi 3km di Bob Jungels nella salita dell’Etna

 
Tappa 9 del Giro: Nairo Quintana vince la tappa che arriva sulla salita del Blockhaus; stacca di 24 secondi Pinot e Dumoulin conquista la maglia Rosa scalzando Jungles dal primato. Il Blockhaus è scalata vera: 13,6 chilometri, pendenza media da Roccamorice del 9%, con tratti anche al 14%. Il colombiano attacca ai 4,5 Km dalla vetta, con strappi ai 32 chilometri all’ora su un tratto intorno al 7% di pendenza (incredibile !). In questa fase la potenza media di Quintana è stata 368w medi) è arrivato ai 4,5 km dalla vetta. La Vam finale di Quintana per il tratto più duro della salita è stata di 1725 m/h, potenza stimata intorno ai 6,1 w/kg per oltre 30′ di salita.

E Tom Dumoulin?
Dumoulin limita i danni alla grande, recuperando nel finale: 441w medi negli ultimi 4,5 km.

Ed ecco i valori stimati dei primi 8 classificati della tappa:

 
Tappa 10 del Giro: cronometro individuale. Dumoulin nel finale produce 411w medi con picco di 30″ di 552w per 4 km.

 
Tappa 14 del Giro: Dumoulinj conquista Oropa. Dumoulin non poteva seguire le accelerazioni di Quintana e Zakarin nella salita verso Oropa. Tuttavia, li ha rimontati e li ha presi ad 1,5 km dalla fine. Poi avrebbe attaccato e vinto mettendo 3 secondi tra lui e Zakarin, secondo, 9 secondi da Mikel Landa, terzo e 14 secondi da Quintana.

 
Tappa 20 del Giro: ultimi 10km. Dumoulin è nel gruppetto degli inseguitori dietro la fuga che contiene Nibali e Quintana. Tuttavia, ha perso soli 15 secondi.

FONTI:
Video: Tom Dumoulin power output at key Giro d’Italia moments via stickybottle.com
Giro 2017: i dati di scalata sul Blockhaus via scienceofcycling.it/