C’è fermento nel mondo dei misuratori di potenza, dopo anni ‘pigri’ monopolizzati per lo più dal tedesco (e costoso) SRM da una parte e l’americano (più economico) Powertap dall’altra. Conferma ne sono le numerose novità presentate alle ultime fiere bici, tra cui l’innovativo sistema di misurazione di potenza lanciato da Garmin, i pedali Garmin Vector.
L’interesse destato da questi ‘pedali magici’, tecnologicamente simili ai concorrenti pedali keo Power, prodotto nato dalla collaborazione tra Polar e Look, è che sono in grado di rilevare in tempo reale la spinta scaricata sul singolo pedale.
Come funziona Garmin Vector.
Vector misura la leggera deviazione del mandrino dei pedali durante una pedalata, misurando i vettori della forza e utilizzando questi dati per calcolare la potenza in watt. Poiché i sensori sono integrati in ciascun pedale, Vector è in grado di misurare la potenza di ciascuna gamba e il bilanciamento percentuale tra i due arti. Consentedo eventualmente con un attenta analisi,di correggere eventuali disfunzioni, rendendo la pedalata più efficace. Altra caratteristica (cavallo di battaglia nella campagna pubblicitaria del Vector), è la facilità di installazione.
COSA VI ARRIVA
Anzi, cosa mi è arrivato, visto che la stessa Garmin mi ha fornito il prodotto in prova gratuita per qualche settimana in combinata all’Edge 810. Grazie !
Scartato il pacco, mi trovo di fronte alla vector box (nel video che segue la chiamano così). Nera, sobria, ma allo stesso tempo elegante. Come al solito Garmin in questo si distingue.
Cosa ci trovate dentro.
Innanzitutto, una coppia di pedali compatibili Kéo, con relative tacchette. I sensori Pod che fanno ponte e trasmettono con tecnologia ANT+ il segnale alla console. Una serie di rondelle, da aggiungere eventualmente in fase di montaggio tra pod e pedivella. Inoltre, all’interno dei vari sacchettini, trovate anche una chiavetta USB ANT+, che può essere utilizzata per trasmettere futuri aggiornamenti firmware in modalità wireless ai pedali.
INSTALLAZIONE
Come vi dicevo, caratteristica che distingue il sistema Vector, è la facilità di installazione. In effetti, se avete a disposizione i giusti strumenti, vi assicuro che anche i più inesperti in una quindicina di minuti avranno il loro misuratore pronto all’uso.
Il manuale è ben illustrato, ed è consultabile anche on-line al seguente indirizzo http://static.garmincdn.com/pumac/Vector_OM_IT.pdf. Vi consiglio inoltre di guardare anche i numerosi video di presentazione, che per vostra praticità ho embeddato nell’articolo.
L’installazione, pur semplice, richiede però alcune accortezze:
- Non tutte le pedivelle sono adatte per installare i sensori Pod, ma solo quelle che hanno uno spessore massimo di 15mm e larghezza massima 38mm.
- Se le pedivelle hanno una rientranza nell’alloggio avvitamento pedale, occorre scegliere la giusta combinazione di rondelle da inserire tra pod e pedale.
- La posizione dei pod, sopra o sotto è ininfluente.
- E’ importante (come vedremo in seguito) che la coppia di serraggio dei pod rientri nel range 34-40Nm. Il consiglio che vi do è di dotarvi di una chiave dinamometrica.
- La distanza tra il pod e catena deve essere almeno 5mm con il massimo rapporto.
Veniamo al primo punto.
La mia ‘cinesina’ monta le pedivelle Rotor 3D, che hanno dimensioni piuttosto extra. Nel dubbio, le misuro, e come sospettavo la larghezza sfora di parecchio i 38mm massimi indicati nel manuale (39.40mm). L’entusiasmo che avevo nel poter provare sti pedali tanto acclamati scema all’improvviso. Ma non demordo e decido comunque di tentare il montaggio.
Punto secondo.
Se anche le vostre pedivelle come le mie Rotor 3d, presentano una rientranza nell’alloggio pedale, allora dovete inserire delle rondelle tra quest’ultimo e il pod. Qual’è la giusta combinazione? Da più fonti, dcrainmaker e massarob , viene precisato che è meglio seguire la regola dell’abbondanza. Probabilmente (come indicato nello stesso manuale), per evitare che il cavo del pod vada a stofinare addosso la catena, problema che comunque data la confermazione delle Rotor 3d inclinate verso l’esterno, nel mio caso non sussiste. Io comunque non azzardo e inserisco una sola rondella, anche perchè la rientranza è piuttosto lieve.
Punto terzo.
Non preoccupatevi su come posizionare i pod. Come indica il punto 5 pagina 2 del manuale di installazione, si suggerisce (il che vuol dire che potete fare come volete) di “posizionarli in modo che con pedivella in posizione avanti, il pedal pod punti verso il basso”.
E’ il momento della prova del nove (vi ricordate le dimensioni extralarge delle mie Rotor 3d Plus ?). Con cautela, il tutto sembra abbastanza solido ma non si sa mai, serro il sistema pod+pedale, che, per mia gioia, si posiziona giusto a filo della pedivella. Evviva … scusate l’esultanza !!!.
Punto quarto.
Non ho la chiave dinamometrica e così serro ad occhio. La coppia indicata sul manuale è nel range 34-40Nm.
Come da foto, inserisco il cavo all’interno del mandrino.
Punto quinto.
Qualche pedalata per controllare la distanza catena-pod (almeno 5mm) e il gioco è fatto. O quasi, come vedremo.
In tutto, l’installazione ha richiesto non più di una decina di minuti: si tratta poco più di una sostituzione di pedali.
Effettuato l’accopiamento con l’EDGE 810 (spiegato nel seguito dell’articolo), il misuratore Vector è stato riconosciuto in pochi istanti.
Bici sui rulli e prime pedalate di prova.
La potenza rilevata sembra essere veritiera, ma impostando la visualizzazione sul campo bilanciamento, mi accorgo che c’è una certa discrepanza tra la potenza effettivamente sviluppata per singola gamba e il valore indicato dal Edge. Ciò, mi crea ovviamente un po’ di ansia. Risolvo, parificando la coppia di serraggio dei pedali (abbastanza decisa).
ACCOPPIAMENTO ALLA CONSOLE E IMPOSTAZIONI PRELIMINARI
Una volta installato Il Vector, veniamo a come effettuare l’accoppiamento (pairing) con la console (nel mio caso l’Edge l’810) e le impostazioni preliminare che occorre effettuare. Queste le fasi:
- Accoppiamento alla console
- Impostazione lunghezza pedivelle
- Impostazione angoli di installazione
- Calibrazione statica e dinamica
Accoppiamento
La procedura è descritta in dettaglio nel manuale e non ha complicanze. Quindi, senza entrare nei particolari, che poi dipendono anche dalla console utilizzata, si tratta di:
Attivare il sensore nella console > selezionare ricerca > ruotare le pedivelle.
L’accoppiamento avviene in pochi istanti.
Impostazione lunghezza pedivelle
Questa operazione è importante perché Vector utilizza tale parametro per determinare la potenza.
Entrare in Profili bici > selezionare un profilo> selezionare Lunghezza pedivelle > Manuale > inserire la lunghezza
Impostazione angoli di installazione
Se il Vector è nuovo di zecca e non è mai stato installato (non è il mio caso), è necessario effettuare l’impostazione degli angoli di installazione. Da manuale si tratta semplicemente di (copio e incollo):
“da 70rpm aumentare la cadenza gradatamente fino a raggiungere le 90rpm”
Se tutto è andato ok, in pochi secondi dovrebbe comparirvi una scritta che vi conferma che il setting è stato effettuato correttamente.
Calibrazione
Le calibrazioni da effettuare sono due: calibrazione statica e dinamica.
Dal forum Garmin:
The Vector calibration process can be thought of as a two-step process.
Step 1
This is the static calibration. This step is performed with no load on the pedals and with the shoes unclipped from the pedals. This step zeroes the gauges. As an action of clipping out of the pedals either to perform the calibration or from ending the last ride there may be a small residual strain left in the system. This strain is released as soon as you start pedaling, but is captured in the value that is used to zero the gauges.
Step 2
This only needs to be performed once after step 1 and is a dynamic calibration. After completing step 1 ride a short distance to take the Vector system out of the calibration mode and to have sufficient momentum so that you can safely perform the dynamic calibration (backward pedaling). This will make any necessary small adjustments to the zero offset based on the level of residual strain that was in the system when the static calibration was performed. A self-selected backward pedaling speed is likely the best way to perform this smoothly. The only criteria for this step is that it needs to be performed above 30 rpm and done as smoothly/evenly as possible.
Depending on the level of strain that was in the system when the static calibration was performed you may or may not see a change in power/balance.
Calibrazione statica (manuale)
Tale operazione va effettuata prima di ogni uscita.
Senza applicare nessun carico sui pedali, posizionare le pedivelle in posizione orizzontale e fare la calibrazione da console:
Schermata principale > Profili bici > Selezionare il profilo > Calibra
L’accoppiamento con l’Edge 810 avviene con estrema velocità, circa una decina di secondi. Al contrario dell’accoppiamento del mio Edge 500 con il Power2Max che a volte richiede tempi bibblici (qualche minuto). A calibrazione avvenuta il valore di coppia indicato deve essere zero.
Calibrazione dinamica (pedalando all’indietro)
Questo step è consigliato. Sostanzialmente si tratta (con i piedi sui pedali !) di effettuare 6-8 pedalate all’indietro in modo più uniforme possibile ad una cadenza superiore a 30rpm.
Dal forum garmin:
Q. How should I perform a dynamic calibration in order to achieve best results?
A. Simply pedal backwards as smoothly as possible (above 30 rpm) until you get a “Power Sensor Calibrated” message on your Edge or FR910 – typically after 6-8 pedal strokes. Pedaling backwards aggressively or at a fast cadence (e.g. 100 rpm) can negatively impact the calibration process.
Note: A dynamic calibration only needs to be performed once following a static calibration. It does not need to be performed again until after the next static calibration.
E ancora:
Triathletes leave their bikes in a transition area and cannot do a calibration in a race situation. If they calibrate the bike before the start of the event, is that calibration still good?
A static calibration should be valid for an extended period (i.e., even overnight) provided that the pedals were properly torqued and adequately cycled in prior to the calibration. It is still recommended to perform a dynamic calibration a few minutes after starting the bike leg, for best results.
E con questo il gioco è fatto, potete andare ad allenarvi !!!
PRECISIONE
Personalmente non l’ho comparato il sistema Vector con altri misuratori di potenza. Comunque vi riporto i test effettuati da bikeradar.com.
Il test ha messo a confronto il Vector con tre diversi misuratori di potenza, sia per marca, che per tipologia costruttiva: SRM (applicato alla guarnitura), Stages Dura-Ace 7900 (inserito all’interno della pedivella) e il PowerTap (inserito all’interno del mozzo della ruota). I dati sono stati registrati per tutti i misuratori con un GARMIN EDGE 500 con identica configurazione.
Si nota come a diverse intensità, i dati di potenza del Vector sono pienamente compatibili con i decani e collaudatissimi SRM e PowerTap. Il che, la dice lunga sulla precisione di questo sistema.
PESI
Vediamo i pesi reali del sistema Vector, che io stesso ho misurato sulla bilancia:
coppia pedali Vector 296g
coppia pod 56g.
Totale sistema Vector 352g (trascurando qualche grammo per le eventuali rondelle aggiunte).
Tenendo conto che i miei leggeri Look Keo Blade pesano solo 184g la coppia.
In totale montare il sistema Vector aggiunge un surplus di peso di soli 352-184 = 168g !!!
Un record di leggerezza tra i misuratori di potenza. Ad esempio il mio ROTOR 3D PLUS (solo sensore) si aggira sui 250g.
CONCLUSIONI
L’impressione è che Vector sia un prodotto accurato, e Il fatto che i valori di potenza rilevati nei test siano speculari a prodotti ‘solidi’ come l’SRM e il PowerTap ne è una conferma.
Il prezzo è sicuramente deludente. Forse perché si riceve due misuratori di potenza in uno? Sarà, ma il fatto è che il prezzo di listino (1549 euro) lo mette ben al di sopra di PowerTap (tra i più economici), del mio Power2Max Rotor 3D Plus (1090 euro comprese pedivelle) e alla pari con Quarq.
I pedali sono compatibili con quasi tutte le guarniture, tranne per alcune versioni areo (di larghezza superiore 38mm).
Le tacchette devono essere necessariamente look e questo potrebbe essere un limite per chi è abituato con altre tipologie di pedali.
L’accentuata sporgenza dei pod, non mi convince. Troppo esposti al danneggiamento in caso di malaugurata caduta. Inoltre, il loro posizionamento sembrerebbe cosi ad occhio infelice, per la possibilità di contatto con la scarpa mentre si pedala. In realtà, durante le mie uscite non ho mai riscontrato problemi di strofinio scarpa-pod: testato con movimenti estremi del piede e con calzature ingombranti tipiche del periodo invernale, quindi, andate tranquilli !
Le parti soggette ad usura/rottura, comunque, sono disponibili per l’acquisto separatamente. Ad esempio il singolo pod viene venduto al prezzo di 54,99 euro. Garmin inoltre garantisce che la sostituzione di pedali, cartucce, rondelle, dadi e sigilli lubrificati (tutto incluso) non influisce sulla precisione dei dati di potenza o cadenza.
vorrei sapere da dove, il vector, prende i dati del peso dell’attrezzatura, che come e’ intuitivo condizionano anch’essi, oltre al peso dell’atleta, il risultante wattaggio …
Non lo considera. I misuratori di potenza rilevano l’effettiva potenza espressa, che, nel caso dei vector viene rilevata attraverso i pedali. Ovvio che poi, specie in salita, il peso effettivo bici + atleta fa la differenza; qui è il rapporto potenza/peso che conta !!!
Ciao
Ho dei pedali garmin vector 2, che mi stanno creando problemi. In pratica dopo le dovute calibrazioni, il valore in watt del pedale dx non è visualizzabile. Sul mio garmin il sx 100% il dx 0% è evidente che il valore del pedale dx non va. Inviato in assistenza ma il problema sussiste.
Se hai inviato in assistenza e non hai risolto è un bel problema. Per quanto riguarda i vector 3 si parla della seguente causa:
Uno dei due pedali funziona da ponte per inviare i dati ai sistemi di rilevamento su sterzo o da polso!
I Due pedali non comunicano indipendentemente.
Il Punto è che una alimentazione non continua o dei spike elettrici dovuti al fatto che la tensione va e viene per pochi istanti, magari per diversi secondi, genera problemi imprevedibili… i sistemi come questi comunicano in continuazione e frequenze molto elevate e la perdità di pacchetti di input output inchioda il firmware!
Quindi Destro o Sinistro hanno lo stesso problema alla base il cestello delle batterie!
Che si manifesti la perdita del destro è una conseguenza di quanto sopra, ma non è l’unico indice per identificare spike o buchi del sistema di alimentazione!
I dati tutti i dati letti subiscono conseguenze! NESSUN DATO è ATTENDIBILE
Ora mi auguro solo che vadano con serietà a prendere di petto il problema (il cestello delle batterie) alla radice e che non limitino il firmware abbassando la velocità di rilevamento dei dati, cosi che anche se si hanno buchi di tensione non si inchioda tutto!
magari si risolve ma si avrebbe un sistema limitato!
ciao
Oggi ho fatto la prima uscita con i vector 2 e le sensazioni sono positive ora resta da capire come interpretare la mole di dati sulla dinamica della pedalata. A titolo esemplificativo è possibile conoscere i range ottimali dei vari parametri come l’ampiezza dell’angolo della power phase e l’ampiezza dell’angolo di picco? Quanto devono essere questi due valori (all’incirca) per ottimizzare l’efficienza della pedalata?
Ti riporto alcuni articoli di cui si parla delle metriche da te citate. Ad esempio in questo LINK le conclusioni che il preparatore trae dopo avere valutato la metrica Platform center offset su alcuni atleti, sono:
ne risulta a mio avviso come non vi siano valori PCO (sinistro e destro) in assoluto migliori o identici; se il valore zero definisce il centro della piattaforma del pedale, non ne consegue automaticamente che si dovrebbe ambire per forza di cose a 0, pena una serie di stravolgimenti biomeccanici potenzialmente pericolosi.
Al che significa che gli studi a riguardo sono ancora in divenire e che comunque un range ritenuto ottimale per n=1 individuo non è detto che valga in generale per n qualsiasi.
Altro articolo da cui prendere spunto LINK
Grazie ciao
Tra i vantaggi dei Vector 2 hai messo quello del peso contenuto; Tuttavia essendo il pedale una della parti in movimento della bici (insieme alle ruote) in questo caso l’aumento di peso, seppur più esiguo, alla fine non è forse più penalizzante dell’aumento di peso di un classico misuratore di potenza posizionato sulla guarnitura? meglio 200gr in più sul telaio che 100gr in più sui pedali? Parlo da profano…è solo una mia curiosità
A questo non ci avevo pensato: “x grammi sui pedali pesano di più ?”
In effetti una massa che ruota dal punto di vista fisico “pesa di più”, perchè all’energia da spendere per muovere il sistema bici + atleta, che poi è pura energia cinetica di traslazione 1/2Mv^2 , va aggiunta l’energia di rotazione delle parti in rotazione: 1/2 Iw^2 dove w = velocità angolare e I = mr^2 =momento di inerzia con m=massa pedali e r=raggio di rotazione=distanza centro movimento e centro pedale … dunque la massa delle parti rotanti incide in modo proporzionale sull’en. di rotazione.
Uguale discorso vale per tutte le parti rotanti e quindi anche per le ruote.
Insomma … più che sul peso io mi focalizzerei su altra cose … tipo se mi serve la potenza pedale destro/sinistro oppure no !
Ciao
Tradotto in soldoni, quante incide l’aumento di peso sui pedali 😉
Ragionando (ancora) in termini fisici, la massa incide in modo proporzionale sia sull’energia cinetica di traslazione che di rotazione. Dato che l’energia di rotazione dipende dalla velocità angolare, ovvero dalla cadenza di pedalata, più alta è la cadenza e maggiore è l’energia di rotazione, all’opposto a basse frequenze (salita) la cadenza è inferiore e conseguentemente l’en. di rotazione cala, al limite se non pedali en.rotazione=0 e l’energia spesa è quindi tutta di traslazione per far avanzare il sistema bici+atleta.
Anche se poi, anche ad elevata cadenza e quindi elevate energie di rotazione, bisogna tener conto che la massa pedali è di molto inferiore alla massa sistema, facendo due conti è 1/1000, quindi l’en. di rotazione incide in percentuale di pochissimo sull’energia totale.
Concludendo, teorizzo che da un punto di vista energetico è meglio un misuratore più leggero, anche se posizionato sui pedali (leggi vector).
Se paragonati al power2max e all’SRM sono attendibili? Si danneggiano facilmente? Li consiglieresti per migliorare l’efficienza della pedalata?
Che siano attendibili non ci sono dubbi, numerosi test lo dimostrano, come del resto gli altri due che tu stesso hai citato; non è però poi, che anche se il powermeter ti spacca in due il watt, ti cambi la vita: hai i tuoi riferimenti, con il tuo misuratore e se non alterano la misurazione a parità di prestazione, questo basta e avanza !
E’ vero che i VECTOR diversamente da altre marche, tra cui SRM e p2max, consentono in più la misurazione per singolo pedale, ma sinceramente se non sei un profondo “studioso” della materia, non credo che la valutazione di questi ulteriori parametri possono portarti benefici prestativi … non trovi?
Grazie ciao
Salve dove posso visualizzare la potenza di ogni singolo arto istante per istante a fine allenamento e per quanto riguarda il picco massimo di potenza la suddivisione della stessa oer arto? grazie
Serve un software di analisi dei dati, ad esempio GarminConnect che è una web app.
Scarichi la traccia e tra i dati dell’analisi trovi anche la p-max e la potenza in % per singolo arto.
Ciao
perdonami ma non credo di aver capito… io vorrei conoscere i watt espressi da ogni singolo arto secondo per secondo e quindi poter risalire ad esempio alla distribuzione d/s del picco massimo.possibile che non vengano registrati questi dati in watt e non in %?
Questo pdf (LINK) fa al caso tuo. Sono spiegate le (nuove) Garmin Metrics tra cui la metrica denominata FASE DI POTENZA (PP), che fornisce, tra altre cose, la forza in watt espressa per gamba. Leggi anche questo (LINK) che spiega come usare le metriche con l’edge 520.
Ciao
ti ringrazio gentilissimo,ho seguito la guida ma il problema è che garmin sul sito connect mi mostra la power phase in gradi e non in watt come avviene in tempo reale sul display del 520 durante l’ uscita.
Valutare i watt per singolo pedale (non solo in percentuale):
– WKO4 di trainingPeaks (in prova gratuita per 14 giorni) sicuramente lo fa’; dall’anno scorso il software rende a disposizione delle metriche specifiche per la valutazione della pedalata dx/sx, è spiegato qua LINK.
– Golden Cheethan (gratuito) recentemente ha introdotto delle nuove metriche denominate, non a caso: sinistra/destra; le trovi su attività–>aggiungi grafico–>prestazioni–>scheda curve. Io non ho/non trovo i file del vector per provarle, ma se te le provi, fammi sapere.
Grazie
Bye
se vuoi e mi giri la tua email ti mando via email il file
OK
mastokbike@gmail.com
email inviata
grazie
Niente … ho provato il file che mi hai inviato, ma di grafici potenza/picchi singolo pedale in GC “nada de nada”.
Mi spiace
Ciao
assurdo…alla fine non esiste un modo per leggere questo dato a fine sessione
WKO4 (a pagamento) lo fa’, questo lo screenshot del tuo file vector:

dove Gross Power Released (GPR) è la potenza per far avanzare la bici e Gross Power Absorbed (GPA) potenza assorbita dal pedale. Qui il LINK per approfondire.
Ciao, ho da poco acquistato i Garmin vector S ma purtroppo sin dal primo utilizzo ho verificato un sensibile calo della batteria del Garmin Edge 520 che adesso non dura oltre le 7/8 ore pur avendo già disattivato tutto il possibile (bluetooth, luminosità etc.) Prima la batteria mi assicurava 10/12 ore di autonomia. E’ normale secondo te? Grazie+
Il consuno aggiuntivo non è ne più ne meno di quello di un’altro dispositivo collegato all’Edge via ANT+, quindi non credo possa influenzare più di tanto. Un fattore che incide parecchio, invece, è la luminosità, ma hai scritto che l’hai disattivata…e quindi ! La prova del 9 sarebbe disattivare i Vector per una carica/scarica completa del Garmin, misurandone l’autonomia.
Grazie a te, ciao
Ok, provvedo al più presto e ti faccio sapere.
Grazie mille
ho una pedivella ..piu stretta …percio ..il sensore ..entra tutto ..nel foro ..pedale !puo’ influire sulla precisione potenza ? grazie
Non ho letto da nessuna parte che ciò costituisca un problema
Grazie a te
Ciao
Con Vector 2 e garmin 500 ho provato più volte a fare la calibrazione dinamica ..pedalate uniformi per 20/30 secondi..ma non ottengo nessun avviso…
probabilmente hai pedalato indietro per troppo poco o a rpm troppo basse. Prova ad andare avanti finché non te lo segnala …
ciao
Ho installato i Vector 2 con Garmin 500…la calibrazione dinamica con i piedi sui pedali e pedalando all’indietro deve essere eseguita attivando la funzione calibrazione sul menù?
Ciao Roberto.
Si chiama dinamica proprio perchè non serve attivare la calibrazione da dispositivo (calibrazione statica).
ciao,ho comprato i misuratori di potenza vector usati e ho riscontrato un problema.premetto che ho smontato e rimontato piu volte nel tempo le pedivelle e i pod per paura di un errato montaggio.il mio edge 500 rileva i sensori ma il problema e che nel giro di 2 uscite in bici le mie batterie si esauriscono. ho speso piu di batterie che di pedali! cosa puo essere successo?grazie
A quanto pare molti hanno il tuo stesso problema. Leggi il trend Low Battery Warning – Again, After Vector Pods Replaced By Garmin sul forum della Garmin; qui il LINK.
Personalmente nel breve periodo (2 mesi) che li avevo provati su gentile concessione della Garmin, non avevo riscontarto problemi a riguardo.
Se leggi il trend che ti ho linkato pare che:
1. o risolvi utilizzando la tipologia di batterie Renata LINK, la stessa che utilizzo sul p2max;
2. oppure non ti rimane che contattare il supporto Garmin a questo LINK.
Ho acquistato da poco i Vector ma noto una oscillazione della potenza immediata di circa 20 watt, e poi devo effettuare speso la calibrazione attiva, e’ normale !
E’ normale che non riesci a tenere la potenza cost, specie se campionata su intervalli brevi (1 o 3 sec) … quindi non ti preoccupare. Ti consiglio di visualizzare la potenza media sui 10sec.
Di solito la calibrazione dinamica è richiesta per problemi di deriva della temperatura. Anch’io a volte ho avuto l’impressione vada fatta, ma non così spesso come intendi te. L’operazione comunque è indolore !
CIAO COSA NE PENSI DI STAGES SONO INTENZIONATO ALL’ACQUISTO
Prezzo sicuramente aggressivo (modello base 599$ dollari) in pratica la metà della concorrenza e questo è un vantaggio non da poco.
Leggero 196g (non come vector).
Facile da installare.
Precisione: in base alla tabella di comparazione sopra postata, per alcune intensità (circa 290W), sballa anche 20W rispetto gli altri. In altra recensioni, però, http://road.cc/content/review/98411-stages-power-meter , parlano di massimo 10W di differenza e soli 5W nella media del giro. Quindi in base a quest’ultimo tester, Stages è pienamente comparabile con i decani SRM e PowerTap. Dati però, che trovano il tempo che trovano, nel senso che l’importante in un misuratore di potenza è che il wattaggio rimanga confrontabile nel tempo e questo Stages sembra farlo. Inoltre, sempre secondo road.cc , Stages sembrerebbe non soffrire dei problemi di deriva della temperatura (punto di Achille di altri concorrenti) e non richiede quindi azzeramento durante la corsa (come tutti i sistemi è necessario l’azzeramento prima di partire).
Non ci sono opzioni per pedivelle campagnolo, per sram solo rivar. Solo per pedivelle in lega, il carbonio non garantisce una deformazione costante.
Visivamente discreto, non si nota neanche.
Questo è quanto. Sembra buono/ottimo (sopratutto il prezzo) , ma tieni conto che è un prodotto nuovo (anche come sistema) e come tale avrà sicuramente qualche peccato di gioventù, che poi risolveranno nel tempo (vedi il mio Power2Max) . Ah … servizio assistenza: punto fondamentale ma non so dirti nulla.
Grazie sempre puntauale e disponibile ho visto che lo adotta il team sky e per questo non penso sia proprio bigiotteria….
EHHH … li è questione anche di sponsor. Qualche soldino il team sky lo prende di sicuro.
grazie
ciao